1 ene 2009

Mafia, su Facebook i fan dei padrini

El culto a los 'padrinos' de la Cosa Nostra se traslada a Facebook
Algunos de los jefes más sanguinarios de la mafia italiana tienen multitud de seguidores en la mayor red social
AITOR RIVEIRO - Madrid -
El País, 01/01/2009;
"Desafortunadamente, el mal continúa fascinando a nuestros jóvenes". Maria Falcone, hermana del asesinado juez antimafia Giovani Falcone, lamenta de esta manera una realidad que tiene a las víctimas de la Cosa Nostra muy enojadas: algunos de los más sanguinarios jefes de la
mafia italiana tienen su propio perfil en Facebook, donde cuentan con decenas de seguidores.
El mejor ejemplo es
Salvatore Totó Riina, cuyo perfil le corona como "il vero Capo dei Capi" y que cuenta con algo más de 3,000 seguidores, quienes cada día dedican mensajes de apoyo al que fuera máximo dirigente de la Cosa Nostra hasta su detención en 1992 y hoy condenado a 12 cadenas perpetuas.
No es el único que cuenta con un club de fans en la red social con más usuarios del mundo. El sucesor de Riina,
Bernardo Provenzano, y el que sustituyó a éste cuando fue detenido hace dos años tras 40 huido de la justicia, Matteo Messina Denaro, también tienen sus propios seguidores en Facebook, aunque no llegan a los niveles de Riina.
La propia red, sin embargo,
ha creado antigrupos para pedir que se eliminen las alabanzas a quienes lideran o han liderado el crimen organizado en Italia y que tantas veces ha sido retratado con glamour en el cine, como se queja Maria Falcone en el diario The Times.
Sin embargo, tal y como indica se ha encargado de señalar
el periódico italiano La Repubblica, existe otro grupo en Facebook creado para honrar la memoria del propio juez Falcone, así como de otros "heroes" que cuenta con cerca de 200,000 fans.
***
Mafia, su Facebook i fan dei padrini
Repubblica — 30 dicembre 2008 pagina 14 sezione: CRONACA
PALERMO - L' ultima Cupola di Cosa nostra è stata smantellata appena qualche giorno fa, ma già su Facebook sono partite le iscrizioni per la nuova Onorata società. Sul social network più frequentato di Internet alla voce "Omertà" si viene informati che aderendo si riceverà il grado di giovane d' onore, e che il capo dei capi si chiama Matteo Messina Denaro, come l' imprendibile latitante. Su Facebook già impazzano i fan dei padrini corleonesi oggi rinchiusi al 41 bis. Risultano più di un migliaio gli iscritti alle pagine ribattezzate con i loro nomi. «Sono indignata - dice Maria Falcone, la sorella del giudice assassinato per volere di Riina e Provenzano - purtroppo, il male esercita ancora fascino sui nostri giovani. Bisogna impegnarsi perché ciò non accada. Certi messaggi su Internet, certi film non aiutano». Su Facebook, invece, qualcuno chiede addirittura la beatificazione di Bernardo Provenzano: all' appello «Santo subito» hanno già risposto in 152. Con accorate adesioni: «Grande padrino», «Sei il numero uno». I 202 che hanno invece aderito al "Provenzano fans club" si vantano di essere più sobri cultori dei pizzini del capo di Cosa nostra. «Salutiamo colui che ha preso in giro lo Stato per 40 anni» è il messaggio nella bacheca del sito. «Auguri padrino». Su Facebook sono ben 34 i Bernardo Provenzano nella lista degli utenti del sociale network. E 14 sono i Totò Riina: al boss che volle l' avvio della stagione delle bombe, per eliminare i giudici Falcone e Borsellino, è dedicato uno dei più grandi fan club di Facebook, con 2.228 iscritti. A guardare le loro foto, sono tutti giovanissimi. E soprattutto appassionati: «Sei un mito», scrive una ragazzina. Qualcuno si vanta: «La mafia sono io». Qualcun altro si iscrive al gruppo solo per protestare. Ma viene sommerso di insulti: «è solo uno scherzo», gli rispondono. Lo scherzo arriva sino alla domanda: «Ma cu è stu Dalla Chiesa?». Dietro l' angolo virtuale di Facebook, ci sono anche 85 persone che sostengono il sito «Ma cosa vi ha fatto il figlio di Riina?». Un modo per caldeggiare l' istanza presentata nei giorni scorsi da Salvuccio Riina ai giudici di Palermo: il rampollo di don Totò chiede di lasciare Corleone, dove si trova al soggiorno obbligato, per andare a lavorare a Cernusco sul Naviglio. Molti giovani di Internet sono concordi nel sostenere che bisogna offrire una seconda possibilità a chi ha sbagliato. Nessuno fa cenno al blitz che nei giorni scorsi ha portato in carcere 90 persone: le intercettazioni dicono che al giovane Riina era stato imposto di «non immischiarsi al di fuori delle cose di casa sua». In attesa di tempi migliori. Per fortuna, su Facebook i fan di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono molti di più: 184.206. - SALVO PALAZZOLO

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